
GOJI, LYCIUM BARBARUM
di Cristina Burlone
Goji, il frutto della longevità
Il Goji ha origini molto antiche.
La leggenda narra che nel VII secolo d.C. sulle montagne dell’Himalaya, in un tempio buddista, vi erano delle piante le cui bacche mature cadevano nel pozzo.
I Monaci che quotidianamente bevevano quell’acqua vivevano in ottima salute e molto molto a lungo…
Agli inizi degli anni 80, leggende a parte, le nuove tecnologie permisero davvero di attribuire alle sostanze rilasciate dalle bacche del goji la ragione di questa longevità.
Il Lycium Barbarum, nome botanico della pianta che produce le bacche di Goji, è un arbusto perenne, rustico, originario delle regioni himalayane dell’Asia, con una crescita piuttosto vigorosa.
Raggiunge anche tre metri di altezza e un diametro leggermente inferiore, ha foglie caduche lanceolate verde brillante o grigio verde, resiste anche ai geli intensi e ai forti venti.
Dal fiore si origina un piccolo frutto color rosso/arancio vivo, pendulo, simile alla ciliegia, ma con forma ovale, che raggiunge la piena maturazione alla fine dell’estate.
GOJI: CONTENUTI SALUTISTICI
Oltre che essere mangiate fresche, le bacche di goji si essiccano al sole e disidratandosi si trasformano in un prodotto molto simile all’uva passa.
Facilmente conservabile senza perdere le proprietà in esso contenute.
Frullato può essere mescolato ad altre bevande o impasti per conferirgli il caratteristico sapore.
Una ricerca realizzata nel 1999 a Boston presso la Tufts Univerity, ha stabilito un punteggio per gli alimenti prendendo in considerazione la “Oxygen Radical Absorbance Capacity” (Capacità di Assorbimento dei Radicali dell’Ossigeno), conosciuta con l’acronimo ORAC.
Maggiore è il potere antiossidante dell’alimento, più alto è il punteggio ORAC assegnato.
Alimenti come la carota hanno un contenuto di 300 unità ORAC, agli spinaci 2.500, more 2.650, mirtilli 3.750, melograno 10.500, alla bacca del Goji ben 30.000 per unità di misura.
Sappiamo che gli antiossidanti combattono i radicali liberi che sono responsabili dell’invecchiamento delle cellule.
E’ stato stimato in 5.000 unità ORAC il fabbisogno giornaliero per mantenere mente e fisico attivi e giovani.
Non sono solo gli antiossidanti a essere presenti in forma così massiccia: anche l’acido ascorbico, la comune vitamina C, è superiore di 500 volte a quella contenuta nelle arance.
Contiene anche più beta-carotene delle carote, sempre per unità di misura.
Sono presenti anche molte altre vitamine tra cui: B1, B2, B6, E, moltissimi amminoacidi, più di venti oligoelementi.
E’ stato appurato che controlla il colesterolo, migliora il sistema immunitario e molto altro ancora.
Il Goji inoltre:
- ha proprietà antinfiammatorie
- migliora la vista
- stimola il sistema immunitario
- stimola il metabolismo
- migliora la funzionalità intestinale
- aumenta il livello di energia, riducendo il senso di fatica e migliorando la ripresa dopo uno sforzo
- migliora il sonno e la memoria
- riduce il colesterolo
- protegge dai raggi UV
- regolarizza i livelli di zucchero del sangue
S’intuisce facilmente l’importanza dell’assunzione costante delle bacche di Goji.
Per i suoi contenuti, dei quali ho evidenziato solo i più importanti, si può considerare la bacca di goji come un importante farmalimento (vedi cranberry e Goumi del Giappone).
Pochi grammi al giorno di bacche secche sono sicuramente utili per mantenersi il più possibile sani e giovanili.
Da secoli in Asia le bacche di goji sono consumate quotidianamente da milioni di persone, cosicché dalle zone di origine le coltivazioni, si sono estese sempre di più arrivando a produzioni inimmaginabili.
In Cina, dove sembra vi siano la metà delle coltivazioni intensive asiatiche, si stima che il raccolto annuale abbia superato nel 2000 le trentamila tonnellate.
Goji dove si reperisce:
In commercio, molto più facilmente in rete, sono reperibili le bacche di goji sia essiccate in confezioni snack, sia trasformate in succhi, quasi tutti di origine asiatica, anche nei supermercati della grande distribuzione si trovano facilmente.

Purtroppo i controlli fitosanitari in quelle regioni sono piuttosto scarsi, se non assenti, e recentemente negli USA una notevole quantità di prodotto è stata distrutta perché sono stati rilevati livelli molto alti di pesticidi e anticrittogamici.
Noi abbiamo acquistato una piantina online, in 2 anni è triplicata in dimensione e quest’anno si è riempita di fiori e frutti.
di Cristina Burlone